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LA VERIFICA DEL GREEN PASS SUL LUOGO DI LAVORO: SNELLIRE LA PROCEDURA O PROTEGGERE I DATI?

La legge di conversione del DL 127/2021, approvata in data 17/11/2021, ha introdotto la possibilità di snellire la procedura di verifica del Green Pass sul luogo di lavoro, risollevando l’annosa questione, già da noi affrontata in precedente articolo, sul trattamento dei dati personali dei lavoratori.

Infatti, la legge n. 165 del 2021, che opera la conversione del decreto n. 127 del 2021, prevede che il lavoratore possa consegnare al proprio datore di lavoro copia del certificato verde, venendo esonerato, per tutta la durata della relativa validità, dai controlli da parte del datore di lavoro. Gli obblighi del lavoratore sono quello di fare richiesta di consegna del Green Pass e quello di comunicare al datore di lavoro eventuali sospensioni alla scadenza (ad esempio a seguito di infezione al virus Covid-19).

Gli adempimenti, lato privacy, da parte del datore di lavoro sono:

  • predisposizione di un’informativa da rendere ai soggetti verificati;
  • aggiornamento del registro delle attività di trattamento;
  • predisposizione di un’autorizzazione al trattamento per i soggetti incaricati alla verifica;
  • predisposizione di una nomina a responsabile del trattamento, nel caso in cui la verifica sia demandata a un soggetto esterno (es. portineria);
  • valutazione, per i casi che lo consentono, del termine di conservazione dei dati personali dei soggetti verificati.

Tale introduzione ha avuto come conseguenza una segnalazione, inviata a Parlamento e Governo in data 11/11/2021 da parte del Garante privacy, che, per il momento, è ancora in attesa di risposta. Per l’autorità la previsione violerebbe il considerando 48 del Regolamento UE 2021/953 (divieto di trattamento e conservazione dei dati sensibili delle certificazioni verdi), andando ad intaccare la riservatezza non solo dei dati sulla condizione clinica del soggetto (in relazione alle certificazioni da avvenuta guarigione), ma anche delle scelte da ciascuno compiute in ordine alla profilassi vaccinale, con conseguente possibilità di discriminazione.

Di seguito i link per prendere visione della legge di conversione 19 Novembre 2021 n.165 e della conseguente segnalazione da parte del Garante della Privacy in merito alla conservazione e trattamento dei dati:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/11/20/21G00182/sg
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9717878
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