La Legge 3 luglio 2023, n. 85, conversione del decreto 4 maggio 2023, n. 48, introduce significative innovazioni nel campo dell’inclusione lavorativa e sociale, nonché nella salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia. Questa normativa mira a integrare misure di inclusione lavorativa a livello nazionale, rafforzando al contempo i sistemi di controllo per contrastare il lavoro nero e il caporalato. Tra le novità principali, la legge pone un forte accento sull’importanza dei percorsi formativi e lavorativi per l’inclusione sociale, prevedendo anche percorsi personalizzati per l’accompagnamento all’inserimento lavorativo o all’inclusione sociale per le persone con disabilità o con significativi carichi di cura. Vengono inoltre introdotte modifiche al Decreto legge 81/08, riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro.
A chi è rivolto?
Membri dei nuclei familiari con disabilità, anziani, o che hanno carichi di cura significativi, persone socialmente meno ambienti o escluse dalla società per vari motivi, tutte le attività lavorative di cui all’art. 3 D.LGS 81/08.
Obbiettivo:
Affrontare la povertà e migliorare le condizioni di vita delle persone in situazioni vulnerabili, combattere il lavoro sommerso e il caporalato e migliorare quegli aspetti alla base della salute e della sicurezza dei lavoratori nell’ambito dello svolgimento della loro mansione.
Mezzi: Assegni di inclusione, percorsi personalizzati di inclusione nel mondo del lavoro, progetti culturali sociali, integrazione nella sorveglianza sanitaria, disposizioni enti pubblici ecc.
Tra le principali disposizioni, si prevede l’introduzione di nuove misure nazionali di inclusione lavorativa e sociale, il rafforzamento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e il miglioramento dei sistemi di controllo per contrastare il lavoro sommerso e il caporalato. Il decreto enfatizza l’importanza dell’adesione ai percorsi formativi e di lavoro come parte di un progetto di inclusione sociale e lavorativa. In particolare, si sottolinea l’impegno verso percorsi personalizzati di accompagnamento all’inserimento lavorativo o all’inclusione sociale per i membri del nucleo familiare in condizioni specifiche, come disabilità o carichi di cura significativi. Sono previste anche esenzioni per determinate categorie vulnerabili. Le regioni hanno la possibilità di stabilire modalità specifiche per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato e la presa in carico dei beneficiari, promuovendo un approccio personalizzato e coordinato con gli enti del Terzo settore per fornire un supporto efficace e mirato
- Percorsi di Inclusione Sociale e Lavorativa: Il decreto mira a creare percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa, sottolineando l’importanza dell’adesione ai programmi formativi e alle opportunità di lavoro, in particolare per i membri dei nuclei familiari in situazioni di vulnerabilità.
- Coinvolgimento del Terzo Settore: Il decreto prevede una stretta collaborazione con gli enti del Terzo settore per il riconoscimento, la facilitazione e la valorizzazione delle attività di inclusione sociale e lavorativa, promuovendo progetti di utilità collettiva in vari ambiti come la cultura, l’ambiente e il sociale.
- Protezioni Specifiche: Sono previste esenzioni e condizioni particolari per i membri dei nuclei familiari con disabilità, anziani, o che hanno carichi di cura significativi, consentendo loro l’accesso volontario ai percorsi personalizzati.
- Misure di Salute e Sicurezza sul Lavoro: Il decreto-legge si impegna anche a rafforzare le misure di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, introducendo normative per prevenire gli infortuni sul lavoro e migliorare le condizioni di lavoro.
- Rafforzamento dell’Attività Ispettiva: Per assicurare l’efficacia delle misure introdotte, il decreto prevede un rafforzamento dell’attività ispettiva per combattere il lavoro sommerso e il caporalato, oltre a garantire la corretta applicazione delle nuove misure di inclusione sociale.
